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lunedì 6 febbraio 2012

Il web promuove le persone creative. Il caso Walter Fano


Premessa: questo post è dedicato a tutti gli artisti e a tutte le persone di talento.

Le persone creative sono forse le prime a utilizzare gli spazi nel web per diffondere le proprie idee. E per venderle!
Se siete interessati a promuovere con successo le vostre creazioni o mettere in vetrina tutte le vostre abilità  vi consiglio di seguire l’esempio di Walter Fano.

Chi è Walter Fano?

martedì 10 gennaio 2012

Flickr e Tumblr: queste parole impronunciabili.

Nell'era del web 2.0 i servizi in chiave social non si contano più, da Facebook al più specializzato Recipefy ormai ce n'è per tutti i gusti e spesso capita che siano argomento di conversazione.
Vi sarà sicuramente capitato di parlare di Facebook, Twitter o di altri social network. Capita anche a me ma, a riguardo, faccio sempre attenzione a non citarne due: Flickr e Tumblr. Sono il mio "Voldemort", ovvero nomi che non vanno pronunciati in nessuna circostanza


Forse americani e australiani non avranno alcuna difficoltà nel nominarli ma noi, poveri popoli dalla lingua latina, compiamo estremi sforzi per pronunciare e comprendere queste parole; sono uno scioglilingua che può causare situazioni imbarazzanti. Provare per credere


Ho fatto una piccola ricerca nel web e sembra che il nome Flickr derivi da “Flicker” che significa tremolio, battito, oscillazione. Tuttavia non ho trovato nessuna affermazione ufficiale che ne chiarisca l’origine.
In un’intervista  rilasciata alla rete CBS viene riferito che il nome nasce dall’omissione della “e” dalla parola “Flicker” dato che il dominio www.flicker.com era già registrato. 


Al di là dell’origine dei nomi, Flickr e Tumblr sono veramente impronunciabili a meno che non facciate come suggerisco: quando dovete citare Flickr immaginate di essere strozzati mentre pronunciate la parola “flick”. Per Tumblr invece provate a emettere il suono di  un tamburo e, in contemporanea, fate una pernacchia con la bocca: otterrete un risultato quasi fedele all’originale (Tum + Prrrrrrr).


Buona pronuncia a tutti.

mercoledì 14 dicembre 2011

Come usare Gowalla per il turismo


Ho pensato: perchè non provare a usare Gowalla per creare una strategia virale  per aziende attive nel settore della ristorazione e del turismo?
Gowalla, usato molto dai turisti, specialmente quelli stranieri, può diventare un ottimo mezzo per attirare nuovi clienti. Basta saperlo reinterpretare. Come?


L’idea di fondo è quella di lasciare dei commenti e creare degli spot informativi sparsi per la città, accanto a liste di luoghi meritevoli di una visita. Guarda caso ci sarà anche il mio locale, descritto per bene e con tanto di feedback positivi.


Istruzioni
Provate ad attivare un vostro account in Gowalla (con o senza Facebook è indifferente), ma fate attenzione a come lo create: non usate il vostro nome ma un nickname legato alla vostra città di appartenenza. Ad esempio, se la vostra città è Parma chiamatelo “IamParma” oppure “HereinParma” oppure, ancor meglio, “HiddenParma”. Quello che deve trasparire fin da subito dal vostro nickname è il legame con la città. Scrivetelo anche nella bio del vostro profilo.